Preparazione di una “Water Tower”

Una Water Tower rappresenta un importante punto di umidità costante in un formicaio realizzato in gasbeton. È costituita da un cilindretto in plastica – preferibilmente trasparente – chiuso in alto da una retina metallica molto fine, che, una volta riempito d’acqua, permette alle formiche di disporre di un luogo umido ideale per deporre le uova e allevare le larve. L’acqua sotto la retina infatti ci permette di tenere umida la covata senza dover bagnare il gasbeton (con il rischio di far crescere muffa e batteri o di indebolirlo e facilitare il suo scavo da parte delle formiche).

Un ulteriore vantaggio della Water Tower è che con opportuni accorgimenti, che vedremo più avanti, può essere ricolmata dall’esterno e una volta riempita fino all’orlo, mantiene umidità per 7-10 giorni in estate e anche un mese in inverno, risolvendo il problema di chi deve viaggiare e non può bagnare costantemente il nido.

Infine, dal momento che tutte le uova e le larve saranno disposte dalle formiche sulla retina, sarà più facile osservarle e fotografarle. Le Water Towers sono state “inventate” da Mack Pridgen, responsabile della TarHeelAnts, azienda che produce e vende ottimi nidi per le formiche, ma con prezzi, ahimè, elevatissimi. In questo breve documento illustrerò come realizzarne una con una spesa irrisoria, di pochi euro.

PREPARAZIONE

Per prima cosa dobbiamo procurarci un contenitore di plastica trasparente di 4-5 cm di diametro. Si vendono come “capsule petri” e in genere costano 20-40 centesimi l’una. Serve poi una retina – meglio in acciaio inossidabile – così non arruginisce, a maglie finissime: non vogliamo che le uova passino tra le maglie e cadano in acqua! Possiamo procurarci la retina comprando un paraschizzi per padelle da IKEA, costa sui 2€ ma si può utilizzare per almeno 10 Water Towers. Infine un tubetto di silicone per acquari, che non risulti tossico alle formiche.

Dopo aver disegnato la circonferenza del nostro contenitore sotto il blocco di gasbeton che vogliamo utilizzare (mi raccomando, bisogna sempre lasciare almeno 1 cm di spazio tra la Water Tower e il bordo del gasbeton), provvediamo a fare il foro che deve essere di 6-7 cm di diametro, in modo da lasciarci la tolleranza di posizionare la Water Tower dove vogliamo. Dopo aver scavato il nido con le stanze della grandezza adatta alla specie di formica che verrà ospitata, provvediamo a sistemare il contenitore (prima di incollare la retina) all’interno della camera più profonda per vedere se la posizione è quella giusta.

Se la posizione ci va bene, provvediamo a sistemare la retina a maglie finissime sul contenitore, incollandola con il silicone per gli acquari. Una volta che la retina si è incollata bene e il silicone è secco, possiamo tagliare con le forbici la parte superflua della retina, magari passando poi una punta abrasiva con un trapano per ottimizzare il lavoro. Fatto ciò, pratichiamo con una punta di un trapano di 4-5 mm di diametro un foro nella parte alta del contenitore, che  servirà come ingresso del tubicino di gomma che ci permetterà di riempire la Water Tower. Inutile sottolineare che il foro deve essere di diametro leggermente inferiore al diametro del tubicino che abbiamo a disposizione. Io ho usato un tubicino per flebo che già avevo a casa (e che si compra in farmacia), ma anche una guaina di un filo elettrico può essere utilizzata, una volta tirati via i fili di rame.

Per posizionare perfettamente la Water Tower, faccio passare prima il tubicino dal foro interno, e poi dall’esterno mi tiro dietro il tubicino e la Water Tower finché quest’ultima non entri perfettamente nell’alloggiamento preparato. Il tubicino esce dalla parte esterna in tutta la sua lunghezza. Lo taglieremo poi una volta terminato il nido. Ecco la parte inferiore del nido dove si vede il fondo della Water Tower. È importante chiudere bene gli spazi vuoti tra nido e Water Tower per impedire che le formiche vi si infilino, ma senza chiudere del tutto il fondo. Infatti lasciando la parte trasparente della base, è possibile illuminarla da sotto e ottenere delle foto bellissime dell’interno del nido.

Metto dello scotch carta sul fondo del nido in modo da bloccare la colata del gesso liquido che preparo per riempire i vuoti. Io uso il gesso alabastrino che è molto duro quando è solido e difficilmente le formiche lo scavano. Bisogna  preparare una miscela molto fluida, in modo che il gesso possa colare facilmente e, una volta solidificato, non presenti grumi e spaccature che aiutano le formiche a scavarlo. Colo il gesso negli spazi vuoti usando una pipetta di plastica,
essendo la mia miscela molto liquida non ho difficoltà a dirigerla negli angoli voluti. Una volta che il gesso liquido dentro la camera del nido si è solidificato, passo alla parte inferiore, lasciando la parte centrale del fondo della Water Tower scoperta per l’eventuale illuminazione.

Prima di dipingere l’interno del nido, copro la retina e i bordi del contenitore della Water Tower con dello scotch carta, Non voglio che vengano sporcati dalla vernice perché in quel caso non riuscirei più a vedere il livello dell’acqua nella Water Tower. A questo punto si procede con la pittura dell’interno delle camere. Io uso una vernice spray acrilica ad acqua, non tossica e completamente inodore già dopo 48 ore. Uso il giallo ocra perché mi permette di vedere
bene sia le formiche che la covata. Quando l’interno si è asciugato procedo con la pittura dell’esterno, mettendo un po' di carta assorbente dentro le camere per evitare di rovinare il giallo. Se si pittura a mano, naturalmente, questo accorgimento non serve.

Come scrivevo, mettendo una luce sotto il nido, è possibile illuminare la Water Tower e quello che ci sarà sopra, per motivi fotografici o per controllo.

Ed ecco il risultato finale quando il nido è colonizzato!

Autore: Guglielmo Maglio

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